DINTORNI ES
Sarà nostra premura aggiornare quotidianamente i nostri ospiti in merito a tutti gli eventi che si tengono a Siena e provincia e su loro richiesta provvederemo ad eventuali prenotazioni
Numerosi percorsi di trekking nella riserva naturale dell’Alto Merse immersi nel caratteristico paesaggio toscano. Vi suggeriamo alcune delle numerose attrazioni naturalistiche e storico-architettoniche:
- Museo del bosco e della mezzadria (10 km)
- Chiesa di S. Bartolomeo ad Orgia (10 km)
- Ponte della Pia (9 km)
- Castello di Montarrenti (14 km)
- Percorso “Dei molini” (11 km)
- Eremo di Santa Lucia (9 km + 15 min.)
In auto vi suggeriamo la Val D’Orcia:
- Montalcino (47 km)
- S.Antimo (52 km)
- S.Giovanni d’Asso (49 km)
- Chiusure e Abbazia di Monte Oliveto (43 km)
- Bagno Vignoni (56 km)
- Rapolano Terme (33 km)
- Monte Amiata (59 km)
- Treno Natura
…inoltre…
- S.Gimignano (46 km)
- Montaperti (21 km)
- Castello di Brolio & Chianti (33 km)
- Monteriggioni (18 km)
- S.Galgano e l’Eremo di Monte Siepi con la spada nella roccia (27 km)
LA RISERVA NATURALE DELL’ALTA MERSE
Numerosi percorsi di trekking nella riserva naturale dell’Alto Merse immersi nel caratteristico paesaggio toscano. LA RISERVA NATURALE DELL’ALTA MERSE è un’area naturale di circa 2.000 ha, protetta della Regione Toscana e istituita nel 1996. Situata a sud-ovest della città di Siena, racchiude un lungo tratto del fiume Merse e parte dei suoi affluenti (torrente Ricausa, torrente Rosia, torrente La Gonna). La vegetazione rigogliosa offre la presenza prevalente del cerro, una querce che si adatta bene ai terreni silicei, ma anche la rovere nella parte bassa dei versanti, e i castagneti che costituiscono, dopo le cerrete, l’habitat boschivo più diffuso della Riserva.
MUSEO DEL BOSCO DELLA MEZZADRIA
Il MUSEO DEL BOSCO DELLA MEZZADRIA è stato ricavato dal riallestimento di un capanno agricolo e si occupa di studiare, proteggere e divulgare informazioni sul bosco, con un’attenzione particolare alla diffusione del rispetto per la natura e per l’educazione ambientale. Presenta una prima sezione dedicata al bosco in cui sono presenti anche riferimenti artistici e letterari; La seconda presenta il territorio circostante e le tracce degli insediamenti e delle attività produttive, con l’aiuto di supporti audio-video, immagini di archivio e ad una collezione di strumenti. Inoltre, una rete di sentieri ad anello e attrezzati partono dal Museo e diramandosi verso le colline dell’Alta Val di Merse, offrono ai visitatori la visione delle tracce della presenza contadina, della lavorazione della castagna e delle professioni legate all’ambiente e alle stagioni (taglialegna, carbonai, vetturini). Il museo è accessibile in macchina. Informazioni e contatti Località Orgia Tel. +39 0577 342097 – 582330; e-mail: museo@comune.sovicille.si.it
CHIESA DI S. BARTOLOMEO A ORGIA
Chiesa di S.Bartolomeo a Orgia L’esterno della chiesa di CHIESA DI S. BARTOLOMEO A ORGIA è in pietra viva, mentre l’interno della chiesa, a navata unica, ha un assetto risalente alle trasformazioni settecentesche. Sull’altar maggiore si trova la pala raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, attributo ad Aurelio Martelli, detto “il Mutolo”, pittore senese della seconda metà del Seicento. In una nicchia della parete sinistra era dipinta una Madonna in trono col Bambino e santi, di cui si conserva solo il frammento sinistro col Sant’Antonio abate, mentre si intuisce il disegno della cupola a conchiglia e delle altre due figure laterali. La chiesa è accessibile in macchina. Informazioni e contatti Comune di Sovicille Tel +39 0577 582111 e-mail: info@comune.sovicille.si.it
IL PONTE DELLA PIA
IL PONTE DELLA PIA Tradizione che ormai ha preso piede sempre più anche in Italia… Il Ponte della Pia, di origine romana fu ricostruito in epoca medievale. Si trova lungo la strada statale 73 Senese Aretina che porta anche al Castello di Montarrenti (Tappa 09 di questo stesso itinerario). Il ponte si trova nella riserva naturale dell’Alto Merse. In passato ha svolto un ruolo importante lungo il percorso della antica Via Massetana che collegava Siena alla Maremma, ed in particolare alle Colline Metallifere e Massa Marittima, da cui deriva il nome della strada. Secondo la tradizione il suo nome deriverebbe dalla nobildonna senese Pia de’ Tolomei, nominata anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia (Purgatorio, V, 130-136), la cui triste storia veniva spesso cantata dai cantori del maggio. La donna, calunniata per gelosia e in seguito esiliata come una Desdemona toscana, varco il ponte andando in esilio in maremma, per finire uccisa dal marito prima di scoprirne l’innocenza. La leggenda vuole che il suo fantasma di Pia de’ Tolomei, appaia sul ponte nelle notti di luna piena, completamente vestito di bianco, e che lo attraversi senza toccare terra. Informazioni e contatti Comune di Sovicille Tel +39 0577 582111 e-mail: info@comune.sovicille.si.it
CASTELLO DI MONTARRENTI
CASTELLO DI MONTARRENTI L’origine del Castello di Montarrenti è ipotizzata all’inizio dell’VIII secolo in base ai resti di un piccolo villaggio di capanne circondate da palizzate in legno (sostituite con muri in pietra nel IX secolo), trovate alla base della collinetta dove si erge. Il primo documento che ne testimonia l’esistenza è una bolla del vescovo di Volterra del 1156. In documenti risalenti al 1720 rileviamo come il castello ed il villaggio siano in rovina, probabilmente anche a causa della chiusura delle miniere risalente probabilmente al XIV secolo. Del castello oggi rimangono solamente due torri con finestre gotiche o ad arco e feritoie e resti di cinta muraria; sopra l’ingresso della torre principale è presente uno stemma. Per raggiungere il sito la strada è sterrata e occorre lasciare l’auto in un parcheggio ai piedi del colle, altrimenti il sito è raggiungibile a piedi in 50 minuti attraverso sentieri segnati nel bosco a partire dal Ponte della Pia. Informazioni e contatti Comune di Sovicille Tel +39 0577 582111 e-mail: info@comune.sovicille.si.it
PERCORSO “DEI MOLINI”
PERCORSO “DEI MOLINI” Durante il Medio Evo, per lo sfruttamento e l’approvvigionamento dell’acqua, vennero costruiti vari mulini lungo il fiume Merse. Esistono documenti, risalenti al XII secolo, che attestano il possesso, da parte dei Monaci di Torri, di alcuni mulini sul fiume. Oggi ne rimangono poche trecce, visibili, nel territorio di Sovicille, soprattutto nei resti del Molino Serravalle, del Molino del Pero e del Molino del Palazzo. Il Molino del Palazzo, oggi parte di una struttura privata, si trova a nord-est di Orgia ed è uno dei più antichi ed imponenti della Repubblica Senese. La sua caratteristica principale è l’iscrizione sull’ingresso, risalente al 1246, un documento estremamente raro, poiché si tratta della celebrazione in lingua volgare della paternità dell’opera, attribuita a Orlandino di Casuccia (al tempo del Podestà Gualtieri di Calcinaia). Accessibile in macchina. Il Molino del Pero si trova alle porte della località Brenna. Il Mulino, di origine medievale, è formato da un alta torre quadrata e venne fortificato nel corso del XIV secolo per proteggere, in caso di incursioni sia gli abitanti che il grano portato a macinare ed i panni destinati alla gualcatura, ovvero la pressatura di alcuni panni attraverso alcuni macchinari (gualchiere) a forza idraulica, per toglierne le imperfezioni della tessitura e rendere il tessuto più compatto, spesso e resistente. Accessibile in macchina Il Molino Serravalle si trova lungo la strada che porta a Brenna ed è il più antico tra quelli sul territorio, risalente al XII secolo. L’edificio originale era corredato di quattro mulini, successivamente rimossi per fare spazio ai magazzini; anche il primo fabbricato è stato poi assorbito da costruzioni più recenti. La traccia più evidente della sua antica origine è il torrione medievale, ancora presente sulla struttura. Accessibile in macchina. Informazioni e contatti Comune di Sovicille Tel +39 0577 582111 e-mail: info@comune.sovicille.si.it
EREMO DI SANTA LUCIA
EREMO DI SANTA LUCIA L’eremo agostiniano di Santa Lucia è situato poco oltre il Ponte della Pia sulla Strada statale 73 Senese Aretina. S’ipotizza che l’eremita Bonaccorso, con l’aiuto di altri asceti, fondò l’eremo grazie al patrocinio dell’importante famiglia Senese degli Spannocchi, mentre la chiesa dedicata a Santa Lucia, dovrebbe risalire al 1252 e la sua consacrazione al 1267. Per tutto il medioevo il complesso fu un importante punto di riferimento per viaggiatori e pellegrini che da Siena si recavano verso le Colline Metallifere e la Maremma. L’eremo fu soppresso dalla Diocesi di Siena nel 1575, anche se fu abitato ancora da alcuni monaci, fino alla fine del XVIII secolo, quando, con la soppressione delle compagnie religiose, divenne proprietà privata ed annesso alla tenuta Spannocchia, come podere fino al 1945. Nonostante oggi restino poche tracce della Chiesa di Santa Lucia, ancora imponenti sono i resti dei locali monastici, tra cui degna di nota la facciata sul lato del chiostro, oggi scomparso, nella quale si aprono grandi arcate a sesto acuto. L’eremo è accessibile a piedi in circa 15 minuti dopo aver attraversato il torrente Rosia sul ponte medievale della Pia.
In auto vi suggeriamo la Val D’Orcia:
Montalcino (47 km) Patria del famosissimo Brunello, ultimo comune rimasto fedele alla repubblica Senese nella guerra contro Firenze, è da visitare assolutamente per goderne del buon cibo e della vista mozzafiato.
S.Antimo (52 km) Vicino a Montalcino, presso Castelnuovo dell’Abate, immerso nel classico paesaggio della val d’Orcia, è una delle architetture più importanti del romanico toscano. Da non perdere.
S.Giovanni d’Asso (49 km) Patria del tartufo bianco tanto da dedicargli anche un Museo, è da visitare non solo per chi ama questo speciale tubero, ma anche per il bellissimo castello, le chiese, la vista, l’aria meravigliosa, la tranquillità e un luogo che noi amiamo veramente moltissimo, il bosco della Ragnaia, un luogo magico dove poter passeggiare, leggere, riflettere riposarsi, ascoltare i suoni del bosco e lasciarsi scorrere tempo e preoccupazioni addosso…
Chiusure e Abbazia di Monte Oliveto (43 km) Per chi ama il carciofo vi suggeriamo la sagra del carciofo a Chiusure luogo stupendo immerso nel classico paesaggio delle crete senesi, inoltre, vicinissimo a Chiusure, vi incoraggiamo a visitare l’abbazia di monte Oliveto fondata dal Beato Bernardo Tolomei nel 1313. Meta di culto dalla forte impronta mistica vi segnerà e rasserenerà profondamente.
Bagno Vignoni (56 km) Famosissima per le terme e la famosissima piazza “con vasca naturale” nonché set ambito per moltissimi film, è una meta che vi consigliamo caldamente.
Rapolano Terme (33 km) A un passo da Siena un paesino tranquillo e caratteristico che ospita due terme meravigliose in cui passare anche tutta la giornata, sia in Estate che in Inverno (anche noi quando abbiamo un minuto non esitiamo mai).
Monte Amiata (59km) Monte di origine vulcanica che dall’alto dei suoi 1738 m domina la Val d’Orcia, la Maremma e le colline senesi. Meravigliosi i suoi sentieri per le escursioni estive, altrettanto allettanti i suoi pendii nel periodo invernale!
Trenonatura Treno turistico a vapore che percorre la via Asciano-Monte Antico, per chi vuole ritrovare le emozioni del modo di viaggiare dei nostri nonni. Immancabile la sosta autunnale a S.Giovanni d’Asso per la mostra del “Tartufo bianco delle crete senesi”.
… inoltre…
S.Gimignano (46km) Dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità , è un borgo medievale di elevato interesse artistico. Da abbinare alla visita storico -archeologica una sosta per degustare salumi di cinta senese e pecorini accompagnati da un bicchiere di Vernaccia!
Montaperti (21km) Citata anche da Dante nella Divina Commedia, questa località vi permetterà di rievocare gli eventi della omonima battaglia tra Guelfi e Ghibellini avvenuta nel lontano 1260. Per i più ardimentosi è possibile partecipare alla commemorazione che si tiene ogni anno nella notte del 4 settembre… in cui, si dice, pare che… “si sentano i fantasmi…” !!
Castello di Brolio & Chianti (33 km) … e per rimanere in tema di fantasmi possiamo visitare il Castello di Brolio immerso nelle colline del Chianti… che oltre alle “manifestazioni” del suo famoso proprietario, Bettino Ricasoli, offre un suggestivo panorama abbinato a tour enogastronomici di altissima qualità.
Monteriggioni (18km) Castello medievale di rara ed ineguagliabile bellezza, da alcuni anni ospita eventi suggestivi. Da visitare almeno una volta “Monteriggioni di torri si corona” nel mese di luglio… una vero e proprio viaggio temporale nell’epoca medievale… con tanto di dogana all’ingresso!
S.Galgano (27km) Luogo magico per eccellenza, che ospita anche la famosa spada nella roccia, l’abbazia gotica di S.Galgano attira ogni anno numerosi visitatori, nonché appassionati di musica classica, che nei mesi estivi possono assistere ai concerti organizzati dell’Accademia Chigiana che da tempo ormai ha scelto questo luogo così particolare per fare da quinta alle performances dei suoi musicisti. Da non perdere…